La tecnica

Carlos Kleiber
Carlos Kleiber

Tecnica della direzione d'orchestra: la lezione di Carlos Kleiber

Il direttore d'orchestra è il punto di riferimento di tutti gli orchestrali,

tutti ricevono da lui una serie di informazioni che poi consapevolmente o meno trasformano in suono, in un'esecuzione che riflette l'interpretazione del brano che il direttore ha ricostruito nella sua mente dopo un attento e meticoloso studio della partitura.

Il direttore può instillare le sue idee durante le prove ovviamente.

Battere il tempo o dirigere? Il "trucco" di Ilya Musin

In cosa consiste la differenza tra battere il tempo e dirigere?

Una volta anche Arturo Toscanini, con i suoi soliti modi  sbrigativi,  affronta l'argomento. Durante una conversazione con una nipote, infatti, nel suo tipico linguaggio che mischiava inglese ed italiano disse:

Any asino can conduct...but to make music...eh? is difficile!

Ben detto!  ma in cosa consiste questa differenza?

Come poterla spiegare ad uno studente che, giunto ad una certa fase del suo percorso, deve affrontare e superare questo scoglio ?

Quarta di Brahms...che tipo di suono...che tipo di colore...che tipo di fraseggio...

In un incontro con gli studenti del conservatorio di Milano il M° Riccardo Muti racconta della prima lezione in classe con Antonino Votto,

Direzione d'orchestra: le figure ritmiche

Nel video sottostante affronto uno degli argomento che regola la realizzazione della sequenza degli attacchi interni, i principi che rappresentano la maniera più pratica e spontanea per “riempire” lo spazio fra due impulsi -  o movimenti -, dando a questo spazio intermedio una funzione di motore trainante durante l’esecuzione.

Potrete vedere i gesti appropriati  alle principali figure ritmiche, che costituiscono le fondamenta dalle quali ricavare le varie concatenazioni.

Tecnica della direzione d'orchestra: gesto del legato e melodia, come far coincidere le due cose

In uno degli articoli  precedenti abbiamo visto come è possibile trovare una corrispondenza fra gesto e figurazione ritmica;

analogamente  e simultaneamente questa corrispondenza possiamo trovarla fra il gesto e la melodia, lo scopo è di poter mostrare il suo evolversi, i punti salienti, il fraseggio, in pratica fornire più informazioni ai musicisti, a coloro i quali poi di fatto è affidata l'esecuzione del brano . Bisogna saper come prendere e portare in avanti la melodia fino al suo momento culminante e la successiva discesa.

Tecnica della direzione d'orchestra: la bacchetta del direttore

Inutile dire che il ruolo della bacchetta è importantissimo.

La bacchetta amplifica e rende evidenti i più piccoli cenni della mano, nel contempo rafforza l'espressività e la precisione del gesto rendendolo chiaramente visibile agli orchestrali che stanno seduti lontani, soprattutto in teatro nella semioscurità della fossa orchestrale. Nell’immaginario collettivo simboleggia il potere, il comando; molti giovani si esaltano nel tenerla in mano, anche se poi, magari, non la sanno ancora utilizzare in maniera appropriata.

Direzione d'orchestra: come gli orchestrali percepiscono gli impulsi?

Sicuramente (spero) molti di voi si saranno chiesti come gli orchestrali percepiscono il vostro gesto, considerato anche e soprattutto il fatto che loro leggono la parte, non vi  guardano.

Tecnica = interazione. Analizziamo un passaggio del Coriolano di Beethoven.

Come abbiamo visto in uno degli articoli precedenti possiamo identificare due categorie di attacchi, quelli iniziali e quelli interni.

Gli attacchi interni,  corrispondono  ai movimenti musicali della battuta e ovviamente  ai gesti dello schema utilizzato in quel momento, hanno un ruolo molto importante, se non addirittura superiore agli attacchi iniziali, perché concorrono al  guidare l’evolversi del discorso musicale, rendendo evidente il legame non solo temporale ma anche espressivo fra i movimenti della misura e, di conseguenza, della frase e del periodo.

Il sistema di Ilya Musin nella rivisitazione di Ennio Nicotra

Il sistema di Ilya Musin nella rivisitazione di Ennio Nicotra

Tesi di laurea dello studente Antonio Di Martino, Università di Palermo

Direzione d'orchestra: la fase di studio con il duo pianistico. E' uno strumento valido?

Ancora oggi alcuni si chiedono a cosa serva studiare direzione d'orchestra con il supporto di un duo pianistico.

(Devo confessare  che quando mi accinsi allo studio della direzione mi posi lo stesso quesito:  che c'entrano i pianisti se voglio studiare direzione d'orchestra?)

Qualche raffinato intellettuale potrebbe obiettare che non si ha il suono dell'orchestra, e non ci vuole molto a capirlo e ad essere d'accordo.

Tecnica della direzione d'orchestra: analizziamo un passaggio "ostico" di J. Brahms

A volte gli allievi si trovano di fronte a dei passaggi che per loro rappresentano dei veri e propri rompicapi.

In realtà  la stragrande maggioranza di questi si risolve con molta semplicità, Ilya Musin sosteneva che qualsiasi problematica aveva sempre  la sua soluzione gestuale.

Ilya Alexandrovic ci preparava alla situazione estrema di dover dirigere un concerto senza prove, (evento difficile da immaginare ma che drammaticamente si può verificare e che a me ed a qualche altro è realmente capitato, ad un mio compagno di studi, addirittura, è successo di dover dirigere al teatro Kirov - oggi Marijnsky - il Faust di Gounod, che non conosceva, senza prove e con un solo giorno di preavviso: da incubo) e quindi per questo motivo tutto doveva essere cristallino e non lasciare adito ad alcun dubbio o equivoco.

Esiste la tecnica della direzione d'orchestra?

La tecnica della direzione d'orchestra è da decenni oggetto di innumerevoli discussioni.

Sull’argomento si misurano diverse scuole: alcune dedicano molto spazio all'aneddotica,  altre alla spiritualità della musica e all'ascolto e visione di direttori del passato in quanto certe che questi devono formare la nuova classe di interpreti, altre correnti si incanalano nella visione del caposcuola con lancio di anatemi e scomunica a chi si azzarda a scostarsi da quelle interpretazioni.

Per non parlare di altri sistemi filosofici che, addirittura, negano del tutto l’esistenza di una tecnica,  facendo cenno a cose ben più importanti che però rimangono sempre misteriose e non enunciate, relegando l’abilità artistica del direttore quasi esclusivamente al suo carisma personale, all’empatia che può raggiungere con un’orchestra, alla professionalità degli orchestrali stessi.

RIFERIMENTI

MUSIN

Ilya Musin Society

Associazione Ilya Musin

del Mo Ennio Nicotra

C.F 97190890828

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